Pescare con le nasse a Palinuro
Mestiere antico, storico che si porta dietro tradizione e saggezza.
Pescare con le nasse a Palinuro. Le antiche nasse erano costruite in vimini…uno sport, un mestiere o una tradizione antica?
Una tipologia di pesca che nelle nostre zone si fa ancora all’antica come i pescatori di un tempo e continua ancora a tramandarsi tra gli appassionati con curiosità e attenzione. Anche se ce ne sono diversi tipi, a seconda delle zone e del tipo di preda, alcuni pescatori professionisti preferiscono usare quella con i rami di giunco.
La nassa che viene usata per la maggiore quella in acciaio con la rete in nylon. E’ indicato posizionare la nassa al largo, solitamente la sera ancorata ad una boa ( la boa deve essere affiorante e ben visibile) ritirandola il giorno successivo per sostituire al suo interno le esche e scaricare il pescato; in genere come esche si usano le sarde per il forte odore che emanano (possibilmente sempre fresche), il formaggio e il pane.
Quando la nassa è nuova, i pescatori più esperti agiscono attuando un particolare sistema che non tutti conoscono e consiste nel lasciare per una settimana nell’acqua con dei pesi all’interno e senza esca. In questo modo la nassa assume un aspetto simile all’habitat naturale grazie alle alghe che nel frattempo sono cresciute su di essa facilitando la mimetizzazione.
Un mestiere antico tramandato nei secoli, faticoso ma nello stesso tempo affascinante perchè richiede molta preparazione pratica e teorica e sempre più numerosi sono gli esperti del settore. Alcuni le costruiscono ancora a mano e viene fatta a forma di capanna con la base ad imbuto, che permette al pesce di entrare e rimanere intrappolato.
Scritto da Marco Franco