Foto di Antonio Gargano
Le prime emozioni in un’affascinante sfida
Pesca al Barracuda a Palinuro. Il barracuda è senz’altro una minaccia per gli altri pesci, ma per il pescatore rappresenta un’affascinante sfida.
Si consiglia di praticare questo tipo di pesca durante l’autunno con il mare è calmo, all’alba e al tramonto. Invece, se il mare è mosso è possibile catturare il Barracuda durante l’intera giornata, in quanto l’acqua è più torbida. E’ un grandissimo predatore, ma non è un eccellente nuotatore, per questo tende a rimanere fermo in un punto e catturare i pesci in superficie. Inoltre, si muove in branco e preferisce i fondali bassi. Il barracuda ha i denti molto affilati ed è aiutato dalla forza delle mandibole, per questo gli artificiali devono essere di buona qualità con ancorette resistenti. Nella maggior parte dei casi, viene catturato utilizzando artificiali di tipo affondante perché possano scendere al di sotto dell’onda. Le misure possono variare tra gli 8 e i 15 cm ed è bene averne con sé diversi tipi in modo da variare durante la pesca. Le canne da utilizzare devono essere molto sensibili e robuste per facilitare i movimenti dell’esca. I mulinelli appropriati sono quelli con una bobina che possa contenere un trecciato di 30 lb utilizzando un terminale d’acciaio di 30 cm di lunghezza per dare quella distanza minima che possa esonerarci dallo strappo dell’attrezzatura.
Il barracuda è molto astuto e non è affatto prevedibile capire le sue intenzioni, per cui non esistono delle regole precise, ma solo dei suggerimenti seguiti da un intuito personale. Possiamo concludere dicendo che solo il tempo e tanta esperienza potranno farci migliorare in questo tipo di pesca. L’importante è iniziare e divertirsi provando un’immensa soddisfazione dopo aver catturato il nostro primo barracuda, proprio come ha fatto il nostro carissimo amico Antonio Gargano.
Scritto da Marco Franco